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ALFONSO MARQUEZ
Critica
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Alfonso Marquez
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ANTOLOGIA DELLA CRITICA:
Hanno scritto di lui: Alfieri, Barbato, Barbieri, Buonajuto, Caso, Castellano, Colasanto, Cordua, De Gaetano, De Simone, De Vito, Di Bartolomeo, Fiorentino, Gabriele, Girace, Ignorato, Maiella, Massimo, Menichini, Perrone, Ruju, Puglisi, Schettini.
Angelo Calabrese
....da l'Opera dei Santi, la storia del Vulcano del pittore Alfonso Marquez Interprete di miti vesuviani, di Tradizioni e Classicità, di memorie archeologiche e dell'eruzione del 79 d.C. di quella immane tragedia che nelle suggestioni della pittura si prospetta come epopea dell'immaginario, palpitante di valori umani e riflessioni profonde sulle costanti del dolore e sulla fede, che riscatta chi nella Speranza scavalca la tomba pagana e in Cristo e con Cristo risorge. non avrebbe potuto affrontare il più nobile degli aspetti della vita all'ombra del Vesuvio senza il testimoniato impegno che per oltre un quinquennio ha dedicato all'Apoteosi di San Giovanni Bosco. Un lustro di pittura per trasferire memorie ispirative, sentimenti profondi. testimonianze d'affetto amicale, valori umani, suggestioni di culti popolari. celebrazioni di momenti magici della ritualità e di atavica devozione ai Santi, con accenni ai loro Santuari, con riferimenti paesistici, ma soprattutto per esaltare quella nobilissima e fortissima pietas in cui il popolo dei fedeli si identifica. Marquez fa poesia con il suo cromatismo e con l'eloquenza del messaggio che dal realismo, mediato con la ricostruzione ideale e con l'affabulazione visionaria, passa alla linea musicale, che allude e va oltre le sequenze descrittive, siglando Usi di vita che resterebbero dolorose e irrisolte senza la Fede che vince e trionfa in prove di sublime umiltà. L'opera di Alfonso Marquez è racchiusa in una nuvola, fa pensare all'incorporeo e alla consistenza di chi accende di vita e ad altri, nell'etica dell'esistenza, la trasferisce: la nuvola dipinta è segnale di mistero che si chiarifica nell'amore, nella solidarietà e nel rispetto delle età dell'uomo. Angeli e Santi nel giardino edenico vesuviano incontrano i bambini, i giovani. il vigore dell'età della ragione, il declino della terza età: il pittore intende quel viaggio come sostanza della speranza: tutti insieme intorno a San Giovanni Bosco, tra masse di colori, forme forti e solenni levità evanescenti, liricità visionaria, i Suoi attori si identificano nella misura umana e nella qualità e bellezza della vita per andare veramente, oltre. in una celebrazione ininterrotta.